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San Benedetto Belbo
San Benedetto Belbo e Beppe Fenoglio
Un itinerario letterario attraverso i luoghi del paesaggio fenogliano
Mappa interattiva
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Toponimi
Borgata
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Istruzioni percorso
- Scala difficoltà: T [Turisti]
- Località di partenza: parcheggio sterrato di fronte al Circolo Lago delle Verne (560 m, San Benedetto Belbo, CN) - dal centro abitato di San Benedetto Belbo seguire la strada provinciale 31 verso Sud fino al parcheggio sterrato, prima del ponte sul Belbo.
- Quota di partenza: 560 m
- Quota massima: 760 m
- Dislivello salita totale: + 200 m
- Lunghezza percorso: 6,3 Km
- Tempi percorrenza: 1 h 34 min.
- Periodo consigliato: tutto l'anno
- Strutture di ristorazione e/o di pernottamento: Ristorante Nonno Grillo, c.so Principi di Piemonte, 15, Niella Belbo; Agriturismo con camere Ca 'd Tistu, via Pian Lea, 2, Niella Belbo.
- Cartografia supplementare: IGC, 1:50.000, n. 18 Langhe; TCI, 1:175.000 Langhe e Roero
Descrizione percorso
Una buona parte dell’opera narrativa di Beppe Fenoglio è legata al centro di San Benedetto Belbo. Qui Beppe Fenoglio aveva dei parenti, presso i quali si recava in villeggiatura da giovane; la frequentazione del paese proseguì poi anche in età adulta. Il lungo rapporto con il centro e con i suoi abitanti gli permise di raccogliere ampio materiale narrativo, che sarebbe confluito in seguito in parte nei racconti del contado e del paese e, soprattutto, nel romanzo incompiuto Il paese. Non solo però azioni, pensieri, volti e voci di San Benedetto Belbo entrano trasfigurate nella narrativa fenogliana; questo angolo di Alta Langa entra anche come scenario narrativo, dove i personaggi fenogliani agiscono, contro cui i personaggi fenogliani agiscono.
Il paesaggio fenogliano, come è stato ampiamente riconosciuto (Beccaria; Pesce; Soletti) è un “paesaggio funzionale”: non c’è interesse realista in Fenoglio, anzi, il paesaggio è deformato, plasmato in funzione dell’azione narrativa e della psicologia dei personaggi. Così ëř Cá di Lü' incombono in un giorno di pioggia sul narratore bambino e la zia; lo scosceso versante sud-orientale dello sperone sul quale sorge il Paìz agli occhi del podestà Fresia diventa una zona brulla, che lo portano a esclamare: «che podestà sei, Fresia! Sei il podestà del deserto!» nel racconto Il signor podestà.
Tutt’altro che un deserto appare San Benedetto Belbo a chi intende ripercorrere i luoghi della narrazione fenogliana. Beppe Fenoglio deforma i luoghi sanbenedettesi ma ne rispetta i nomi, italianizzandoli appena: questo quindi consente di poter istituire dei confronti. Nella passeggiata ci accompagnerà "in differita" l’attore Paolo Tibaldi, che interpreterà alcuni dei passi fenogliani riferiti ai luoghi di San Benedetto Belbo nei luoghi stessi che hanno ispirato Beppe Fenoglio.
La partenza è a la Ciüza del Munasté: a poca distanza dalla confluenza di u Rian 'd Lavattséa con il Rian 'd Lavattséa, nel cui corso si individua la pozza d’acqua che ispirò il racconto Il gorgo. Da qui si procede verso Nord lungo u Střadon, avvicinandosi allo sperone che cinge e difende il Paìz. Attraversando ël Bèrb (il «rio secco» del racconto Il signor podestà) e seguendo la strada asfaltata si possono raggiungere prima la Cá di Cora (ricordata nel racconto Il Signor Podestà) e poi ëř Cá di Lü, al centro del racconto Pioggia e la sposa. Da qui si gode anche una bella visuale sul Paìz.
Ritornati sullo Střadon, nei pressi di u Gir 'd řa Culumbèra un cartello della GTL (Grande Traversata delle Langhe) indica uno scalone tagliato nella collina: si tratta di u Scaron, a metà del quale il podestà Fresia, nel racconto Il signor podestà pronuncia la frase citata poco sopra, guardando verso la Cá di Cora, sul versante opposto del Rian 'd Lavattséa. Consigliamo di percorrerlo fino a mezza costa, per ammirare il paesaggio, e poi tornare sullo Střadon: a volte infatti il capo a monte è chiuso da un filo elettrificato. Seguendo lo Střadon, è necessario superare un bivio a sinistra, senza superarlo, per poi imboccare invece il bivio successivo, sulla destra. La strada (Via Beppe Fenoglio, come avvisa l'indicazione ufficiale) divide il Přá di Madzá, a monte, dal Tsimitèři, a valle. Mentre ël Přá di Madzá, conosciuto anche con il nome di ël Přá 'd la Gézgia, ricorre nel racconto Superino, ëř Tsimitèři è al centro del racconto partigiano Nella Valle di San Benedetto, ed è anche il luogo che dà il via alla Malora («Pioveva su tutte le langhe, lassù a San Benedetto mio padre si pigliava la sua prima acqua sottoterra»).
Si prosegua sulla strada: dopo una salita in leggera pendenza si raggiunge un bivio; continuando dritti si arriva al la Cá 'd Pasc, la casa di Agostino Braida, protagonista de La Malora. Da qui il percorso procede a sinistra, verso la Porta Sutana, eř Paìz, attraverso la quale Superino si lancia nella sua folle fuga dopo aver scoperto la verità sulla sua nascita. La Porta Sutana è l'ingresso meridionale de eř Paìz; da qui, dirigendosi verso nord, si possono vedere sulla destra prima la Canonia e poi la Scořa; andando ancora avanti, girando a sinistra prima de la Gézgia si entra ne i Cazáts, importante spazio al centro delle pagine “sportive” di Beppe Fenoglio, in cui si narra l’arrivo a San Benedetto di Augusto Manzo, campione di pallapugno, per valutare l’abilità al gioco di Sergio, l'ufficiale postale. Da qui si intravvedono gli ippocastani sotto i quali Beppe Fenoglio era solito sedersi per contemplare il paesaggio verso il passo della Bozzola (già nel territorio di Bossolasco), e trarne ispirazione. Arrivando alla panca sotto gli ippocastani, sulla sinistra, la serranda abbassata che si nota è a Butèga 'd Plàcidu, la rivendita di sali e tabacchi, oltre che osteria e affittacamere, luogo nevralgico delle azioni di tanti racconti fenogliani (in cui viene però chiamata generalmente la Censa di Placido). Dalla parte opposta de řa Piátsa, al di là dello Střadon, la casa col tetto appuntito in pietra è la Cá 'd Ciavařéin, la casa della maestra al centro nella novella Superino.
Qui finisce la breve passeggiata; il legame di San Benedetto con Beppe Fenoglio può essere ulteriormente approfondito attraverso i pannelli esplicativi disposti per il centro abitato dall'Amministrazione Comunale (il piano generale si trova sulla facciata nord della Gézgia). I più avventurosi e allenati potranno tornare sulla Piátsa, proseguire ancora verso nord, passando davanti a la Géza di Batü' e, raggiunto lo Střadon, prendere la Střá per Mimbèrghe (ben riconoscibile per la presenza di un pilone, dedicato a san Sebastiano alla loro destra - San Bastian). Proseguendo troveranno due cascine, che sorgono una di fronte all'altra; la cascina di destra è la Cá d'Andřána, presso la quale è ambientata La novella dell'apprendista esattore; quella di sinistra invece è a Cá 'd Pinu d'Andřána; Fenoglio iniziò a lavorare a una sceneggiatura cinematografica e proprio questa cascina doveva essere il luogo in cui si svolgeva la trama. Punto di arrivo è el Mimbèrghe: una strada sterrata alla loro sinistra conduce agli edifici della cascina. Così sono presentate ne La novella dell'apprendista esattore: «Mimberghe è un crocicchio pericolante di casupole annerite dalle intemperie, di molto alle spalle di San Benedetto, di poco sotto il crinale di Mombarcaro».
Bibliografia
Molte sono le edizioni delle opere di Beppe Fenoglio; i nostri testi di riferimento, nella realizzazione del percorso, sono stati: B. Fenoglio, Tutti i racconti, a cura di L. Bufano, Einaudi, Torino e B. Fenoglio, La malora, Einaudi, Torino.
Tra gli studi dedicati a Fenoglio, sono stati di riferimento Beccaria G. L., La guerra e gli asfodeli, Aragno, Torino; Pesce V. Note di toponomastica fenogliana, in «Studi Novecenteschi», 79: 117-139; Soletti E. Beppe Fenoglio, Mursia, Milano.
Il repertorio toponimico di San Benedetto Belbo è pubblicato nel volume 47 della collana dell'Atlante Toponomastico del Piemonte Montano.
Il percorso proposto, concentrato sui luoghi sanbenedettesi citati nella narrativa fenogliana, idealmente si completa con il percorso fenogliano realizzato dal Comune di San Benedetto, che si dipana per le strade del borgo e si concretizza in diversi pannelli informativi. L'opuscolo curato da Rivella E., Camminando con Beppe Fenoglio. Itinerario letterario per le vie e le strade di San Benedetto Belbo. Comune di San Bendetto Belbo, San Benedetto Belbo, disponibile presso il comune, ne è l'ideale guida.